Oss. Attuata la revisione del profilo professionale e della formazione
La trasformazione del profilo professionale si è resa necessaria per la rilevanza che la figura dell’operatore socio-sanitario oggi riveste presso le strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali del Paese in materia di assistenza alle persone e viste le esigenze sociali che si sono trasformate negli ultimi anni, anche per l’emergenza pandemica da Covid-19. La riforma si è resa indispensabile anche a causa dei cambiamenti nella domanda di salute collegate all’invecchiamento della popolazione, all’aumento delle multi patologie e cronicità che richiedono un continuo sviluppo di competenze di tutti gli operatori che a vario titolo intervengono nel processo di presa in carico, cura e assistenza della persona.
Tema primario che si è voluto affrontare è quello dell’aumento della presenza di alunni con disabilità che richiedono assistenza durante la frequenza degli istituti scolastici. Entrando nello specifico, si definisce l’operatore socio-sanitario come quella “figura che svolge attività finalizzate a soddisfare i bisogni primari e favorire il benessere e l’autonomia delle persone assistite in ambito sanitario, socio-sanitario e sociale” e che “l’operatore socio-sanitario svolge la propria attività in collaborazione con il professionista sanitario o sociale di riferimento, e in integrazione con gli altri operatori sanitari e sociali”.
Gli ambiti di competenza di un Oss
Gli ambiti di competenza dell’Oss si articolano in abilità definite e conoscenze essenziali quali:
– Aiutare la persona assistita nel soddisfacimento dei bisogni di base e alla vita quotidiana
– Assicurare igiene, sicurezza e comfort degli ambienti di vita e di cura della persona
– Svolgere attività di assistenza alla persona a carattere sanitario e socio-assistenziale
– Svolgere attività finalizzate all’integrazione con altri operatori e al lavoro in team.
Gli ambiti professionali
L’operatore socio-sanitario opera nei contesti sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, presso i servizi e le strutture ospedaliere e distrettuali, territoriali, residenziali, semi-residenziali, presso le strutture scolastiche, le strutture penitenziarie, a domicilio dell’assistito nonché presso ulteriori contesti che in ragione dell’evoluzione delle organizzazioni e delle necessità assistenziali potranno necessitare della presenza dell’operatore socio-sanitario. Saranno le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano a definire annualmente il fabbisogno formativo e il fabbisogno professionale di operatori socio-sanitari nonché provvedono all’organizzazione dei corsi di formazione nel rispetto delle disposizioni dell’Accordo.
La formazione
La formazione dell’operatore socio-sanitario è di competenza prevalente delle Regioni che, spesso, si affida a enti e strutture accreditate per lo svolgimento della preparazione dedicata.
Per l’accesso ai corsi di operatore socio-sanitario è richiesto l’adempimento al diritto dovere all’istruzione e formazione professionale ai sensi della normativa vigente e/o il compimento dei 18 anni di età alla data di iscrizione al corso e il titolo di scuola secondaria di primo grado.
Il corso di formazione ha una durata complessiva non inferiore a 1000 ore, da svolgersi in un periodo non inferiore a 9 mesi e non superiore a 18 mesi.
Il modulo delle competenze di base, finalizzato all’orientamento e motivazione al ruolo e all’apprendimento delle conoscenze di base, ha una durata di almeno 200 ore di teoria.
Il modulo delle competenze professionalizzanti, finalizzato all’apprendimento delle conoscenze e competenze professionali, ha una durata di almeno 800 ore di cui: 250 ore di teoria, 100 ore di esercitazioni/laboratori, 450 ore di tirocinio.
La frequenza ai corsi è obbligatoria e non può essere ammesso all’esame di qualifica il corsista che abbia superato il tetto massimo di assenze indicato dalla Regione, che comunque non può essere superiore al 10% delle ore complessive. Sono ammessi all’esame di qualifica i corsisti che al termine del percorso formativo abbiano riportato valutazioni positive in tutte le materie d’insegnamento e nel tirocinio.
Il coordinatore del corso
Ci sarà un coordinatore per la gestione dei corsi, il quale garantisce la realizzazione delle attività didattiche, la progettazione del tirocinio e delle attività di studio guidato e l’integrazione tra la formazione teorica e il tirocinio. Il coordinatore del corso deve essere in possesso della laurea magistrale o titolo equipollente o riconosciuto equivalente, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, sanitario, sociale o formativo ed esperienza professionale pluriennale in ambito sanitario, socio-sanitario, sociale o nella gestione di corsi di formazione per il profilo di Operatore Socio-Sanitario.
Formazione continua anche per gli Oss
Gli operatori socio-sanitari saranno obbligati a frequentare eventi formativi di aggiornamento riguardanti gli ambiti operativi di competenza per una durata complessiva di almeno 15 ore annuali.